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9 Maggio 2023Quando parliamo di analisi della composizione corporea ci riferiamo ad un esame molto semplice e non invasivo che viene effettuato con tecnica bioimpedenziometrica per l’analisi qualitativa e quantitativa della composizione corporea.
Questo esame non invasivo si basa sul principio che i tessuti biologici si comportano come conduttori, semiconduttori o isolanti. Le soluzioni elettrolitiche intracellulari ed extra-cellulari dei tessuti magri infatti sono ottimi conduttori, mentre osso e grasso sono isolanti e non sono attraversati dalle correnti. Il corpo risponde come un circuito elettrico ogni qualvolta viene attraversato da correnti elettriche.
Quando s’infonde nel corpo una corrente, questa lo attraversa più facilmente se contiene molti fluidi corporei, mentre incontra più resistenza quando attraversa la massa adiposa.
In particolare, la bioimpedenziometria o BIA (Body Impedence Assessment) misura l’impedenza – una grandezza elettrica – del corpo umano in base alle sue capacità di condurre corrente elettrica in funzione della quantità di acqua ed elettroliti presenti. I fluidi del corpo umano, stimati dalla BIA, rappresentano nel loro insieme l’acqua corporea totale (TBW o Total Body Water), distribuita nei compartimenti intracellulare (ICW) ed extracellulare (ECW), a sua volta suddiviso in intravascolare e interstiziale.
Il comportamento elettrico dei tessuti corporei è equiparabile a quello di un circuito elettrico, costituito da una resistenza ed un condensatore in parallelo, in cui il compartimento intracellulare funge da condensatore e quello extracellulare simula la resistenza.
La corrente alternata, a intensità e frequenza costanti, viene iniettata tramite la cute da elettrodi-cerotto, attraversa le soluzioni elettrolitiche di tutti i tessuti, esclusi grasso e osso, generando un vettore impedenza detto Z. In particolare la corrente (I) attraverserà il compartimento ICW o capacitivo e, preferenzialmente, quello resistivo costituito da ECW: quest’ultimo esplicherà il suo effetto oppositivo ossia di “Resistenza”, in modo continuo e costante nel tempo in base alla quantità di elettroliti in esso contenuti, mentre ICW permetterà il passaggio di corrente solo oltre una data frequenza, generando un effetto chiamato “Reattanza” che esprime la capacità del nostro organismo di comportarsi come una sorta di condensatore. La resistenza, invece, è legata ai fluidi corporei: una maggiore quantità di acqua produce una minore resistenza, mentre osso e adipe (grasso) offrono un’alta resistenza.
Per cui l’impedenza risultante deriverà dalla somma vettoriale di Resistenza (R) e Reattanza (Xc) ed esprimerà l’impedimento totale al passaggio di corrente.
Come si esegue la bioimpedenziometria ?
Al paziente vengono applicati su mano e piede quattro elettrodi (simili a quelli per fare un elettrocardiogramma), due per ogni zona, a distanza di 5 cm l’uno dall’altro, e collegati allo strumento via filo.
Viene fatta circolare la corrente a bassissima potenza che, attraversando le strutture corporee, subirà un calo della sua intensità dovuta all’impedenza associata a queste ultime. Come detto, si basa sul dato fisico che l’acqua sia un buon conduttore di corrente elettrica mentre il tessuto adiposo sia un buon isolante.
Poco prima dell’esecuzione dell’analisi, il paziente si sdraia sul lettino, gli vengono posizionati gli elettrodi su una sola mano e un solo piede e rimane sdraiato in questa posizione per circa 10 minuti, per consentire una buona ridistribuzione dei liquidi corporei. Successivamente viene effettuato l’esame che richiede solo qualche minuto.
Al fine di una buona conduzione dell’analisi e per garantire che la misurazione sia la più accurata possibile, è necessario che:
- la cute sia libera da creme oleose in modo da far aderire bene gli elettrodi e consentire un idoneo passaggio di corrente;
- il paziente sia a digiuno da solidi e liquidi da almeno 2-5 ore;
- il paziente sia a riposo, con ultima attività fisica effettuata a 12 ore di distanza;
- il paziente abbia effettuato un consumo di bevande alcoliche a circa 24 ore di distanza;
- vengano effettuate misure multiple nelle diverse fasi del ciclo mestruale.
La BIA è un esame non invasivo e indolore.
A cosa serve l’analisi bioimpedenziometrica?
Dai valori di resistenza e reattanza corporea, i software dedicati della bioimpedenziometria, attraverso algoritmi validati scientificamente, stimano dei dati numerici sull’analisi della composizione corporea ad esempio:
- TBW: acqua totale presente nel corpo, calcolata sulla resistenza;
- ECW: acqua extra-cellulare presente principalmente nel sistema vascolare e nel sistema linfatico;
- ICW: acqua intracellulare, ossia l’acqua presente nella massa cellulare;
- BCM o ATM: massa cellulare corporea o massa tissutale attiva. Viene ricavata dalla reattanza e rappresenta la parte metabolicamente attiva della massa magra, ossia quella responsabile del metabolismo basale e su questa viene valutato il metabolismo basale;
Questi, e tanti altri indicatori ci permettono di ottenere una fotografia estremamente accurata dello stato di salute del nostro corpo che si serve per capire quale direzione prendere nella strada verso il benessere.
In ognuna delle tre farmacie Marson potrai trovare personale qualificato per eseguire l’esame e seguirti nel percorso di salute.